Secondo una nuova ricerca mangiare una ciotola di porridge o fetta di pane di segale ogni giorno riduce il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Coloro che consumano 50 g di cereali integrali al giorno, sia che si tratti di frumento, avena, segale, riso o miglio, hanno fino al 34 per cento in meno di probabilità di soffrire di diabete.
L’autore dello studio, il professor Rikard Landberg, della Chalmers University of Technology di Göteborg, ha dichiarato: “I nostri risultati sono in linea con i consigli dietetici, che raccomandano la sostituzione di alimenti contenenti farina bianca con cereali integrali”. Aggiunge che coloro che seguono una dieta a basso contenuto di carboidrati, come l’Atkins, perdono i benefici dei cereali integrali, dicendo: “Quando si parla di cereali integrali, i risultati della ricerca sono chiari. Tra i numerosi studi che sono stati fatti, in vari gruppi di persone in tutto il mondo, non c’è stato un solo studio che abbia mostrato effetti negativi sulla salute”.
I ricercatori hanno analizzato 55.465 persone di età compresa tra 50 e 65 in 15 anni. All’inizio dello studio, i partecipanti hanno completato un questionario sulla loro dieta. Da questi questionari, sono stati divisi in quattro gruppi in base alla quantità di cereali integrali che hanno mangiato in un giorno. Quelli con l’assunzione più alta hanno consumato almeno 50 g al giorno, che è l’equivalente di una porzione di farina d’avena o una fetta di pane di segale.
I risultati sono stati collegati ai dati del registro nazionale del diabete della Danimarca per determinare quale dei partecipanti ha sviluppato il diabete di tipo 2. I risultati suggeriscono che i partecipanti maschi che hanno mangiato le quantità più elevate di cereali integrali al giorno avevano il 34% in meno di probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2, rispetto a quelli con il consumo di cereali integrali più basso. Tra le donne, i maggiori consumatori di cereali integrali avevano un rischio ridotto del 22%.
Per ogni porzione di cereali integrali, pari a circa 16 g, il rischio di diabete di tipo 2 per i partecipanti di sesso maschile è diminuito dell’11 per cento e quello delle donne del sette per cento. Non è chiaro perché i cereali integrali avvantaggiano gli uomini più delle femmine. Il professor Landberg ha dichiarato: “Quando si parla di cereali integrali, i risultati della ricerca sono chiari: tra i numerosi studi che sono stati fatti, in vari gruppi di persone in tutto il mondo, non c’è stato un solo studio che abbia mostrato effetti negativi sulla salute”.