La Centella asiatica è una pianta erbacea perenne con fusto rampicante, originaria del continente asiatico, che predilige luoghi umidi e ombrosi nei pressi di corsi d’acqua. Ha fiori violacei e i suoi principi attivi si trovano nelle foglie. È conosciuta anche con il nome di “erba della tigre” perché si dice che le tigri la utilizzino per medicarsi le ferite.
E’ una pianta molto conosciuta nella medicina tradizionale indiana a livello cosmetico per prevenire gli inestetismi della pelle come capillari, gambe pesanti, cellulite e ritenzione idrica.
Tradizionalmente la centella asiatica viene usata nel trattamento dei sintomi associati alla fragilità capillare e per combattere i sintomi da insufficienza venosa quali gambe pesanti o dolori alle caviglie. Consente di migliorare l’elasticità delle vene e di proteggerle in caso di ipertensione venosa, ha funzione cicatrizzante e antinfiammatoria sulla cura delle dermatiti, di eczemi e psoriasi o per alleviare scottature, screpolature o punture d’insetto.
Oggi giorno la sua funzione primaria è di ristabilire la funzionalità del tessuto connettivo, in quanto la centella asiatica favorisce la sintesi di collagene e rende la pelle più elastica, quindi è utile anche contro le smagliature. Ma non solo: questa pianta favorisce la concentrazione, la memoria e previene malattie neurodegenerative, come dimostrato da recenti studi clinici.
L’infuso si prepara mettendo un cucchiaino da caffè di centella in un bicchiere di acqua bollente, lasciato riposare per 10 minuti e quindi filtrato. Bere 2 o 3 bicchieri al giorno. Se si assumono estratti si consiglia di attenersi alle modalità d’uso indicate sulla confezione. Esistono anche creme a base di centella per uso esterno, contro affezioni cutanee o le smagliature.
Ma la centella asiatica presenta delle controindicazioni, motivo per cui prima di farne uso sarebbe il caso di sentire il consiglio di un esperto. Devono fare attenzione i soggetti predisposti ad allergie; è sconsigliata a chi assume antidepressivi, in caso di gravidanza, a chi soffre di cefalee e siccome può avere effetto iperglicemizzante è sconsigliata a chi soffre di diabete.