I ceci sono i semi della pianta del cece, originaria della Turchia, ed è il terzo legume più consumato al mondo dopo i fagioli e la soia. I più grandi produttori al mondo sono India e Pakistan, ma anche in Italia si coltivano su scala ridotta, in quanto la domanda di mercato non è mai stata molto elevata.
Sono composti per il 10,6% da acqua, per il 19,3% da proteine, il 17,5% da fibre alimentari, il 2% da ceneri, il 6% da grassi e da carboidrati. I ceci contengono le vitamine B1, B2, B3, B5, B6 vitamina C, vitamina E, K e J. I minerali presenti sono soprattutto potassio, calcio, fosforo e magnesio, oltre a sodio, ferro, zinco, rame, manganese e selenio.
I ceci non solo sono proteici, ma anche ricchi di antiossidanti, utili in particolar modo e per ridurre il rischio di contrarre tumori al seno. Hanno un’alta percentuale di acido linoleico, presente anche nella frutta secca, in grado di abbassare i livelli di colesterolo cattivo.
Inoltre i ceci sono ricchi di fibre e si rivelano utili per la disintossicazione del colon e per regolare il transito intestinale; grazie agli acidi grassi insaturi, conosciuti anche come Omega 3, previene gli stati di depressione, abbassa ii trigliceridi e soprattutto sono in grado di apportare benefici alla circolazione del sangue e al ritmo cardiaco evitando l’insorgenza di aritmie.
I ceci in cucina – 100 grammi di ceci conferiscono un apporto calorico di 320 kcalorie. Se li acquistate secchi richiedono un tempo di ammollo pre-cottura che oscilla dalle 12 alle 18 ore. Per quanto riguarda la cottura si consiglia un tegame di terracotta in cui dovranno cuocere per 3 ore a fiamma bassa e con il coperchio. L’unica controindicazione riguarda chi soffre di colite, in quanto sono un po’ difficili da digerire per via della cellulosa in essa contenuta.