I pazienti celiaci potranno forse presto contare su un nuovo farmaco, che al momento è in fase di sperimentazione.
Il ricercatore Daniel Vitt, che ha studiato chimica a Siegen e Würzburg, ottenendo il dottorato in progettazione molecolare di piccole molecole terapeutiche, ed è stato in Immunic a partire dal 2017, diventando CEO, Presidente e Direttore dopo l’acquisizione di Vital Therapies nel 2019, in un’intervista rilasciata a PharmExec.com, ha parlato di IMU-856.

Di cosa si tratta? Parliamo di un farmaco orale che agisce per migliorare la barriera intestinale e rigenerare la parete intestinale, utile per trattare malattie gastrointestinali come la celiachia e l’infiammazione intestinale. Studi clinici hanno mostrato che IMU-856 è sicuro, ben tollerato e potrebbe anche aiutare nella gestione del peso corporeo, ma verranno effettuati altri test clinici.
Un nuovo farmaco per i pazienti celiaci
Insomma, sul fronte della lotta alla malattia, si stanno facendo molti passi in avanti e la ricerca continua: a oggi, l’unica soluzione è la convivenza con l’intolleranza al glutine attraverso una dieta totalmente gluten-free. Si è parlato di un vaccino mRNA contro la celiachia: gli scienziati ci stanno lavorando, ma la strada appare comunque in salita e ci vorrà del tempo.

Anche la scoperta della malattia è complessa ed è importante lo screening per la celiachia: un approccio innovativo con l’apporto dell’Intelligenza Artificiale potrebbe essere utile e arrivare a breve. C’è infine lo sviluppo di questo farmaco, che funziona stimolando una proteina chiamata SIRT6, che aiuta la rigenerazione dell’epitelio intestinale senza sopprimere il sistema immunitario.
Sul sito di Immunic, è disponibile una scheda sulle qualità di questo farmaco, mentre nell’intervista Daniel Vitt ha spiegato che concretamente IMU-856 potrebbe rappresentare una svolta nella lotta alla celiachia. Questa malattia invisibile e troppo spesso nemmeno diagnosticata è anche concretamente molto pericolosa per la salute.
Una soluzione per i pazienti celiaci, soprattutto se a rischio di contaminazione incrociata da glutine
Daniel Vitt sottolinea che IMU-856 potrebbe rappresentare una soluzione per i pazienti celiaci, specialmente quelli a rischio di contaminazione incrociata da glutine. Il farmaco potrebbe essere efficace anche nei casi più gravi di celiachia, poiché agisce sulla rigenerazione della barriera intestinale senza sopprimere il sistema immunitario. Un vantaggio che come abbiamo visto risulta essere davvero di fondamentale importanza.

Il ricercatore e direttore di Immunic evidenzia che il farmaco ha mostrato miglioramenti significativi in vari aspetti, come l’assorbimento dei nutrienti e la protezione dell’integrità intestinale, anche in presenza di tracce di glutine. IMU-856 si è rivelato sicuro, ben tollerato e promette di migliorare la qualità della vita dei pazienti con celiachia, anche in caso di esposizione accidentale al glutine.
Se davvero questo farmaco dovesse funzionare – come i test clinici finora effettuati sembrano peraltro dimostrare – si tratterebbe di una svolta incredibile per i pazienti celiaci, costretti peraltro molto spesso a rinunciare anche a una cena con amici, per non incorrere appunto nel rischio di una contaminazione incrociata col glutine.