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Castagne: proprietà e valori nutrizionali

La castagna è un frutto tipico autunnale, uno dei pochi frutti ancora spontanei che ci offre la natura. Fino a qualche decennio fa erano la base dell’alimentazione quotidiana delle popolazioni di montagna, per diversi mesi all’anno. Poi con l’arrivo del “benessere” è stato relegato a frutto di fine pasto e si è preferito ricorrere a cibi più raffinati.

Le castagne possono essere cucinate e consumate in svariati modi e per tutti i gusti: bollite, arrostite, cotte al forno, secche o appena raccolte, sotto forma di farina per dolci e pasta fresca o sotto forma di marmellate. Il consiglio è di non mangiare castagne al termine di un lauto pasto altamente proteico, dal momento che è decisamente calorica e rischierebbe di fermentare troppo a stomaco pieno insieme agli altri cibi ingeriti.

La castagna è composta per il 48,6 % da acqua, per l’8% da fibre e per il restante da carboidrati, proteine, grassi e ceneri. E’ ricca di sodio, calcio, fosforo, potassio, magnesio, ferro, zinco, rame e manganese e contiene vitamina A, B e C.

Questo frutto autunnale contiene zuccheri a lento e graduale rilascio, quindi è indicato per chi è in convalescenza, in momenti di stress e per gli sportivi. Per la sua quantità di calcio è particolarmente utile per gli anziani e chi soffre di osteoporosi. Inoltre aiutano le emorroidi, il sistema circolatorio e contiene acido folico, importante per attenuare i sintomi della menopausa.

Le castagne sono anche un frutto ricco di vitamina C, utile alla pelle e per la formazione di collagene, rafforza il sistema immunitario e contrasta l’azione dei radicali liberi.

Ricordiamo inoltre che non contiene glutine, quindi anche i celiaci e i più sofferenti alle farine comuni possono mangiarle senza problemi. Il consumo di castagne è sconsigliato soltanto a chi soffre di diabete e stipsi.