La carta fata è uno strumento alquanto particolare: arriva intanto la rivoluzione, ecco come utilizzarla in cucina.
In commercio esistono tantissimi strumenti che vi aiutano a preparare il cibo. Da qualche anno sta riscuotendo notevole successo anche la carta fata.
Questa particolare pellicola permette di cuocere diversi alimenti in tempi relativamente brevi e senza aggiungere troppi grassi.
Secondo quanto si legge nelle varie descrizioni, può essere impiegata per friggere, per cuocere al vapore, per cuocere al forno e per il microonde.
Il risultato finale sarà impressionante: a quanto pare i cibi mantengono sia il sapore che le proprietà nutritive: queste ultime non andrebbero a disperdersi nell’aria o in padella.
Il prodotto è piuttosto difficile da reperire: nei negozi fisici è quasi introvabile. Per questo motivo, la maggior parte delle persone tende ad acquistarla online.
Attenzione, nelle ultime ore è arrivata anche una pesante rivoluzione: cerchiamo di capire come utilizzarla in cucina.
La carta fata prende il nome dal suo inventore Fabio Tacchella, uno chef amante delle innovazioni. Questo prodotto è stato in voga anche agli inizi degli anni Duemila.
Questa particolare pellicola è adatta per tutte le cotture dal momento che può tranquillamente resistere a temperature altissime (230 gradi) e a temperature bassissime (-30 gradi).
Con la pellicola in questione risolverete una serie di problematiche: per prima cosa utilizzerete meno condimenti e poi eviterete di sporcare le padelle e il piano cottura.
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Rappresenta una grandissima rivoluzione: vediamo insieme alcune ricette super. Preparare i bocconcini di pollo in carta fata è piuttosto facile: mettete al centro del foglio il pollo e le patate a cubetti, aggiungete poi i peperoni a strisce e condite con sale, pepe ed un filo di olio. Cuocete a 200 gradi per 20 minuti: la pietanza sarà squisita.
Se avete intenzione di fare un magnifico cartoccio di pesce in carta fata, condite un po’ di salmone con olive, timo e limone a fette. Aggiungete un pizzico di sale e di olio e cuocete a 200 gradi per un quarto d’ora: il piatto sarà una bontà unica. In alternativa, potete sempre testare la ricetta di Bruno Barberi.