Da tempo i ricercatori stanno studiando le possibili conseguenze del consumo di carne sul nostro organismo e recentemente l’OMS ha lanciato un allarme sul rischio di tumori che deriverebbe dall’eccessivo consumo di carni rosse, lavorate e insaccati. Ovviamente il dibattito resta ancora aperto, ma di certo il consumo smodato di carne può provocare delle alterazioni al nostro organismo accertate scientificamente. Vediamo insieme quali… Ma senza dimenticare mai che la carne fornisce proteine indispensabili alla nostra salute.
Secondo una ricerca scientifica dopo aver consumato un pasto a base di carne aumenta il battito cardiaco dal 25 al 50% e questa condizione può prolungarsi fino a 20 ore. Ciò è dovuto al fatto che le proteine appesantiscono il lavoro del cuore creando aritmia o conseguenze ben più gravi, specie se si soffre di alti livelli di colesterolo e trigliceridi.
Inoltre il consumo spropositato di carne causa la tossicità dell’urina andando ad affaticare il lavoro dei reni. Secondo una ricerca canadese il contenuto di acido urico può aumentare da 3 a 10 volte e potrebbe rivelarsi un pericolo per la nostra salute in quanto, associandosi ad altre tossine, può essere causa di diverse malattie.
Mangiare molta, troppa carne può provocare obesità e diabete, con relative conseguenze sull’apparato cardiocircolatorio, oltre a causare problemi di digestione e al fegato, oltre che alcune malattie come lo scorbuto e il rachitismo, in quanto la carne non contiene vitamine e sali di calcio, elementi presenti soprattutto in frutta e verdura.
Ma a creare qualche allarmismo in più ci ha pensato poco tempo fa l’OMS lanciando l’allarme tumori. A finire sotto inchiesta sono soprattutto le carni lavorate, come quella utilizzata per preparare salsicce, hamburger e wurstel. Secondo alcuni studi ogni anno il 3% dei decessi prematuri potrebbe essere evitato, se venissero consumati in media 20 grammi in meno di carne lavorata.