L’ultima provocazione di Cracco: la pizza senza una fetta – VIDEO

La pizza di Carlo Cracco, da quando il famoso chef la propone nel suo locale in Galleria a Milano, ha fatto discutere clienti e critica. L’ultima provocazione per una nobile causa.

Coronavirus Cracco
Carlo Cracco

Ormai due anni fa, quando Carlo Cracco aprì il nuovo ristorante in Galleria a Milano, fece subito scalpore la sua pizza. Per molto tempo si parlò più di questo piatto che di tutti gli altri che lo chef nonché ex giudice di Masterchef proponeva nel locale. La motivazione? L’aver reso la pizza (margherita) lontana dal concetto che tutti noi abbiamo della pizza margherita stessa. In effetti, alla sola vista, in pochi avrebbero giurato che fosse buona (dimenticandosi forse che viene realizzata secondo la ricetta di uno degli chef più importanti in Italia). Tanti puristi della pizza hanno storto il naso di fronte alla versione rielaborata da Cracco, fermandosi solo all’apparenza e non al gusto; come poi se la pizza, nella sua forma prettamente estetica, non sia mai cambiata nel corso dei decenni.

Ordinano la pizza da Cracco, ma arriva senza una fetta

L’ultima provocazione dello chef veneto vede come protagonista proprio la sua ormai famigerata pizza. Il 29 settembre sarà la giornata mondiale contro lo spreco alimentare e, partendo da un semplice dato, Cracco ha voluto sensibilizzare l’opinione pubblica sullo spreco del cibo. Se 1/3 di ciò che prepariamo non viene poi consumato, anzi gettato, Cracco è stato al gioco e per un giorno ai clienti che avevano ordinato la sua pizza gliel’ha fatta servire solamente per 2/3. Il pezzo mancante rappresentava la percentuale di cibo che viene sprecata nella società consumistica contemporanea, con un foglio di carta esplicativo di questa scelta che veniva consegnato assieme all’interno del piatto.
La reazione dei clienti, come potete vedere nel video di seguito, è stata tra lo sbalordito e l’incredulo, ma alla fine i camerieri del ristorante hanno portato a tavola anche il pezzo di pizza restante. Per la gioia dei clienti stessi che, che incredulità iniziale e risa seguenti, speriamo abbiano recepito il messaggio dietro a questo “scherzo“.

 

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