Capesante, molluschi prelibati usati per molte ricette delle festività natalizie. Ecco i nostri consigli su come pulirle e conservarle.
Le capesante sono dei molluschi pregiati, molto diffusi nel nostro Mar Adriatico. Dall’aspetto scenografico e molto gustose, sono usate per ricette gourmet e in molte ricette natalizie.
Si possono utilizzare per creare moltissime ricette, sia di primi piatti che di secondi, e sono davvero semplici da cucinare. Spesso però si rischia di comprarle non fresche, se non si conoscono gli aspetti fondamentali per riconoscere la freschezza del prodotto.
Per prima cosa, per verificarne la freschezza durante l’acquisto, possiamo osservare la conchiglia. Questa deve essere di una colorazione striata che può variare dal beige al marrone, e deve avere un diametro di almeno 10 centimetri.
Inoltre il guscio deve essere perfettamente chiuso. All’apertura invece, il frutto deve apparire sodo e di colore bianco/ arancio brillante.
Un altro problema che riscontra chi cucina le capesante, è quello della pulizia, che spesso può creare dei problemi. Andiamo quindi a vedere i nostri consigli su come pulire le capesante.
Per pulire le capesante come prima cosa dobbiamo sciacquarle sotto l’acqua corrente fredda, per eliminare tutti i residui di sporcizia dalla conchiglia. Quindi, lasciamole in ammollo per circa 30 minuti in acqua e sale grosso.
Dopodiché possiamo inserire la lama di un coltello tra le due conchiglie per incidere il muscolo del mollusco. Stacchiamo il frutto dalla conchiglia, rimuoviamo le parti più scure e quelle trasparenti e infine sciacquiamo sotto l’acqua corrente la parte commestibile del frutto.
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Una volta puliti, questi molluschi andrebbero cucinati e consumati al momento. In caso non fosse possibile, possiamo conservarli congelandoli oppure mettendoli in salamoia.