Cancro al colon retto: il rischio si riduce mangiando pesce

Pesce all'acqua pazza

 

Il cancro al colon retto colpisce soprattutto gli individui di età compresa tra i 60 e i 75 anni, anche se nel mondo occidentale si registra un preoccupante aumento della patologia tra i giovani. Consumare più porzioni di pesce può aiutare a ridurre il rischio.

Tra le prime cause di cancro al colon c’è una dieta povera di fibre e ricca di carni rosse e grassi animali. Altri fattori di rischio sono l’obesità, il tabacco, le infiammazioni croniche dell’intestino, una storia pregressa di polipi poiché essi possono assumere connotazioni maligne. I sintomi più comuni sono anemia, mancanza di appetito, stanchezza, perdita di peso, stitichezza alternata a diarrea.

La prevenzione si basa essenzialmente su una dieta sana ed equilibrata. Secondo uno studio dell’Università di Oxford in collaborazione con la IARC,, consumare almeno due o tre porzioni da 100 grammi di pesce a settimana diminuisce il rischio di cancro al colon retto. Il pesce è una grande fonte di Omega 3, ferro, zinco, iodio, vitamine del gruppo B e vitamina D.

Gli studiosi hanno esaminato le abitudini alimentari di 476.160 volontari, che hanno risposto a dei questionari dove indicavano quanto spesso mangiavano determinati alimenti. Tra i partecipanti, osservati per 15 anni, 6291 hanno sviluppato il tumore del colon-retto. Dai risultati è chiaramente emerso che il consumo di circa 360 grammi di pesce a settimana implica una diminuzione del 12% del rischio di sviluppare il cancro. Gli effetti positivi, tuttavia, non si hanno dal consumo de i frutti di mare. Meglio il pesce azzurro evitando la frittura.

Gestione cookie