Dall’effetto calmante agli altri benefici. Tutto ciò che non sai sulla camomilla.
La camomilla ha davvero mille proprietà, anche se spesso viene ricordata solo quella calmante. Puoi usarla per riposare meglio ma agisce anche contro i dolori e gli spasmi muscolari, aiuta a favorire la digestione e ridurre le reazioni allergiche. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa pianta.
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Benefici della camomilla
La camomilla non dovrebbe mai mancare nella dispensa perché è utile per prevenire disturbi stagionali e curare infiammazioni e spasmi muscolari.
La camomilla è una pianta molto conosciuta ed utilizzata. Era già conosciuta ai tempi degli antichi Egizi, che la usavano per il suo effetto calmante, ma anche per alleviare dolori e ridurre la febbre.
La camomilla è una pianta erbacea della famiglia delle Compositae o Asteraceae. In natura ne esistono diverse varietà, ma quelle più utilizzate sono la camomilla comune, detta camomilla tedesca e la camomilla romana.
Hanno proprietà simili ma non identiche. Infatti la camomilla comune svolge un’ attività sedativa ma anche antimicrobica, antisettica, carminativa, spasmolitica e cicatrizzante, mentre la varietà romana ha proprietà sedative, carminative antispasmodiche e antiemetiche.
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Il suo habitat ideale sono i terreni asciutti, poveri, calcarei e ben esposti al sole e fiorisce da maggio a settembre.
La camomilla è ricca di flavonoidi, come l’ apigenina. L’essenza è costituita dal camazulene, antinfiammatorio, da acidi fenolici e polisaccaridi. Grazie alle sue proprietà sedative, la camomilla è tradizionalmente impiegata come calmante naturale. Infatti viene consigliata la sua assunzione a coloro che soffrono di disturbi del sonno di origine nervosa.
Quanta camomilla si può assumere? Per quanto riguarda l‘infuso di camomilla, sono consigliate da tre a sei tazze al giorno, non di più. Se si tratta invece dell’olio essenziale, data l’alta concentrazione, va utilizzato per i suffumigi, ma non va messo a contatto con la pelle, tanto meno ingerito. In ogni caso è sempre meglio consultare il proprio medico.
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