L’utilizzo e i benefici del caffè sono più o meno ben noti, ma nuovi studi hanno messo in evidenza vantaggi davvero insospettabili.
Bevuto soprattutto come bevanda energizzante per darci la carica giusta al mattino, il caffè è anche una buona scusa per prendersi una pausa dal lavoro e/o conoscere meglio colleghi e fare nuove conoscenze. Tra i benefici più conosciuti sono quelli riguardanti lo stimolo della digestione, ma anche la riduzione della fame e le proprietà antiossidanti che lo rendono un buon antinfiammatorio naturale. Nuovi studi hanno però mostrato 5 nuovi benefici.
È il britannico Daily Mail a riportare che il consumo di caffè potrebbe portare a ben ulteriori benefici per la nostra salute, non solo fisica ma anche mentale. Secondo il giornale, infatti, il consumo di caffè, benché debba essere moderato e con un limite giornaliero, se consumato con costanza può ridurre il rischio di diabete, Alzheimer, malattie cardiache e riduzione della depressione.
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Le informazioni riportate dal Daily Mail non sono certo campate in aria ma derivano da nuove ricerche scientifiche condotte proprio sul caffè.
Non troppo ma neanche troppo poco; la dose ideale di caffè al giorno sarebbe delle 4 tazzine e secondo uno studio spagnolo, il suo consumo aiuterebbe a ridurre la depressione. Tutto merito della chimica della caffeina che contiene blocca gli stati metabolici che ci portano alla tristezza. In sostanza, la parte stimolante impedisce al cervello di legarsi con l’adenosina, sostanza chimica che non solo provoca stanchezza anche male umore.
Se bevuto amaro, la stessa dose giornaliera di caffè aiuterebbe anche a migliorare il tasso metabolico, contribuendo al consumo di grassi, Questo vuol dire, in altre parole, che l’assunzione di caffeina aumenterebbe il dispendio energetico del 10% anche se a riposo.
Secondo i ricercatori dell’Università di Coventry, l’assunzione di caffè aiuterebbe anche nelle prestazioni fisiche, in particolare si parla di più alta resistenza agli esercizi di maggiore intensità.
Bere caffè poi ridurrebbe il rischio di contrarre l’Alzheimer e in questo senso sono sempre di più le ricerche; il risultato pare essere sempre lo stesso, i soggetti che consumano tra le 4/5 tazzine al giorno hanno meno probabilità di contrarre Alzheimer ma anche Parkinson rispetto a chi non beve propri caffè.
Infine, il caffè pare essere un alleato anche contro il diabete di tipo 2. Visto che la caffeina aiuta a velocizzare il metabolismo, tenendo sotto controllo il peso, aiuterebbe di conseguenza nella gestione di questa malattia cronica. Si tratta comunque di un ulteriore aiuto ma non della cura al diabete.