Buone notizie per gli amanti del caffè: secondo una recente ricerca scientifica allungherebbe la vita. Chi consuma una tazza di caffè da 23 cl al giorno ha un rischio inferiore del 12% di morte da tutte le cause (disturbi cardiaci, cancro, ictus, diabete, problemi respiratori e renali). Per chi consuma tre o più tazze poi la mortalità è più bassa del 18% rispetto ai non bevitori. A patto però di berlo amaro o con pochissimo zucchero.
A darne conferma due studi: il primo condotto da Marc Gunter, epidemiologo della Iarc (International Agency for Research on Cancer), e ha preso in esame il consumo di caffè di circa 520 mila soggetti provenienti da dieci paesi europei: li ha monitorati per 16 anni e ne ha analizzato i decessi e le cause di morte. Il secondo report è stato invece coordinato da Veronica W. Setiavan della University of Southern California e ha coinvolto 185 mila individui di ogni razza. Nonostante i campioni di riferimento fossero eterogenei, i risultati sono stati del tutto analoghi allo studio di Gunter.
A quanto pare il caffè avrebbe notevoli benefici sull’apparto digerente, sul fegato e su tutto l’organismo in genere. Il merito non sarebbe della caffeina, ma di altre sostanze presenti, come i polifenoli, i diterpeni e gli acidi clorogenici.
I polifenoli e altri composti bioattivi presenti nella bevanda hanno proprietà antiossidanti e l’assunzione del caffè è associata a una ridotta insulinoresistenza, a una minor infiammazione e a benefici per la funzione del fegato che, alla lunga, spiegano la maggior longevità. Stessi effetti benefici anche da parte del caffè decaffeinato.
Ma gli esperti ricordano che questi antiossidanti non sono presenti solo nel caffè. “Gli antiossidanti non sono esclusivi del caffè – ha sottolineato il dottor Stefano Erzegovesi, nutrizionista e psichiatra responsabile del Centro di disturbi alimentari dell’Ospedale San Raffaele di Milano, in un’intervista al Corriere della Sera – , ma sono presenti in moltissimi altri prodotti vegetali. Quindi beviamo il caffè se ci piace, ma se ci affligge il gusto amaro o, peggio, se dobbiamo mandarlo giù con un sacco di zucchero, meglio prendere gli antiossidanti dai frutti di bosco, dalla cannella o da mille altri prodotti vegetali”. Vale la solita regola generale: una o due tazzine vanno pure bene nell’arco di una giornata, ma mai esagerare.