Caduta capelli: cosa mangiare e cosa evitare

L’alimentazione è talmente importante per la salute dell’uomo che potrebbe avere conseguenze persino sulla calvizie. Secondo una ricerca realizzata alla Johns Hopkins University negli Stati Uniti, il problema della perdita dei capelli potrebbe essere risolto attraverso la giusta alimentazione.

I cibi molto grassi sarebbero responsabili della caduta dei capelli, mentre quelli più sani agevolerebbero l’infoltimento della chioma. Lo studio è stato condotto sui topi da laboratorio ed apre la strada a nuove terapie contro la calvizie umana. I cibi da evitare? Quelli molto grassi, appunto, come alcune carni, gli insaccati, il tuorlo d’uovo, i formaggi stagionati, le carni bianche con pelle (pollo), il burro. Alleati dei nostri capelli, invece, sembrano essere alcuni agrumi, il pesce, i legumi, la frutta secca, le verdure in foglie e i kiwi.

Una dieta troppo grassa favorisce la perdita di capelli e l’incanutimento, oltre a favorire le lesioni cutanee. Ma una nuova molecola, testata con successo su topi riesce ad agire su questo meccanismo. Uno studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins University negli Stati Uniti e pubblicato su Scientific Reports, potrebbe aprire la strada a nuove terapie nell’uomo sia contro la calvizie che contro le ferite dovute a diabete o chirurgia plastica.
Benché al momento non ci siano prove che i composti utilizzati siano sicuri nelle persone.

I risultati, commenta Subroto Chatterjee, professore alla Johns Hopkins University, “mostrano che una dieta occidentale provoca la perdita e l’imbiancamento dei capelli e l’infiammazione della pelle nei topi. Crediamo che un processo simile avvenga in uomini quando mangiano una dieta ricca di grassi e colesterolo”.

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