La cacio è pepe è semplicissima da preparare ma 5 errori vengono fatti comunemente. La semplicità di questo piatto è legata alla presenza di soli 3 ingredienti.
Gli errori sono banali però fanno la differenza tra un piatto appena passabile e un piatto da grande chef. In questo articolo sono proprio alcuni grandi chef che ci rendono partecipi dei loro segreti.
Bruno Barbieri, Alessandro Borghese, Cannavacciuolo raccontano della propria cacio e pepe e ci suggeriscono degli accorgimenti che fanno la differenza tra una comunissima cacio e pepe e un piatto da grande chef
Quali sono i 5 errori da evitare?
Il primo errore è nelle scelta dell’ingrediente principale: il pecorino. Occorre utilizzare il pecorino romano DOP di stagionatura media che riesce a sciogliersi creando una cremina liscia e senza grumi. Per 200 grammi di pecorino occorrono 200 grammi di acqua di cottura.
Il secondo errore è legato al sale: normalmente è consigliabile utilizzare 10 grammi di sale in un litro di acqua per 100 grammi di pasta. In questo caso occorre diminuire leggermente la quantità di sale per evitare una pasta troppo salata considerando il sale che il pecorino porta all’interno di questo piatto.
Il terzo errore riguarda il pepe che non deve essere ridotto in polvere ma deve essere in grani. Il quarto errore riguarda la cottura della pasta: dalla pentola in cui cuoce toglila con una schiumarola qualche minuto prima del tempo indicato sulla confezione, e versala nella padella in modo che si porti dietro l’acqua di cottura.
ll quinto errore riguarda la mantecatura: va fatta a fuoco spento e lontano dal fornello e con l’acqua di cottura, in modo che l’amido rilasciato dalla pasta faccia da addensante.
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Non rimane che mettersi ai fornelli e cominciare a sperimentare questo piatto amatissimo e ricercatissimo in tutto il mondo. Segui i suggerimenti e scopri i segreti dei grandi chef negli approfondimenti indicati poco prima.
