Dopo aver preparato una buonissima frittura, è usanza diffusa versare l’olio nel lavello ma non è la scelta ecologicamente migliore. Questa scelta crea un doppio danno.
L’attenzione all’ambiente è un tema che riguarda tutti da vicino: ognuno di può fare tanto anche attraverso piccole abitudini che spesso comportano poca fatica.
Siamo portati a pensare che l’olio motore che troviamo nei veicoli, sia necessario smaltirlo correttamente senza disperderlo nell’ambiente e crediamo che l’olio di frittura possa essere trattato come qualunque altro residuo alimentare pensando, erroneamente, che si possa biodegradare naturalmente.
Si può buttare l’olio fritto nel lavello o nel water?
L’olio della frittura che viene buttato nel lavandino o nel water finisce nei depuratori o nei corsi d’acqua o nel mare. A contatto con l’acqua forma una pellicola che può avere uno spessore che varia da 3 a 5 centimetri. I depuratori possono subire un danno nel funzionamento.
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Se invece, l’olio di frittura finisce nel fiume, nel lago o nel mare, diventa nocivo per pesci e alghe. La pellicola che si crea, non lascia passare la luce solare impedendo lo sviluppo di alghe e microorganismi con ripercussioni sulla catena alimentare.
Come smaltire correttamente l’olio fritto?
Non essendo biodegradibile va raccolto in un contenitore e poi portato in un’isola ecologica della tua città. Ogni comune ha le sue regole ma tutti prevedono spazi e modalità di smaltimento. Attraverso un corsorzio, l’olio viene recuperato e preparato per avere una nuova vita.
Ecco perché il danno diventa doppio se non viene smaltito correttamente: arrechiamo una danno una prima volta inquinando l’ambiente e una seconda volta quando non permettiamola creazione di altre sostanze utili. L’olio recuperato può diventare un lubrificante, biodiesel o glicerina utile alla preparazione dei saponi.
Può essere un elemento per la preparazione di mangimi per animali, si può creare un distaccante usato nel settore edilizio. Oltre all’olio di frittura, va smaltito allo stesso modo anche l’olio presente nelle scatolette di tonno e l’olio delle conserve.
Anche il corretto smaltimento dell’olio di frittura permette una riduzione dell’emissione di CO2. Smaltire in maniera errata l’olio di frittura è un reato penale in quanto viene considerato rifiuto speciale pericoloso. Lasciarlo in prossimità dei cassonetti costituisce un illecito.