Per un pranzo veloce e fresco, ma anche leggero e attento alla linea, bisogna provare la bresaola con la grana. Un accoppiata buonissima e salutare, parola di nutrizionista.
Con l’arrivo della bella stagione si è spesso in cerca di piatti veloci da preparare ma che siano anche freschi, gustosi e salutari. Una combinazione molto amata e promossa anche dai nutrizionisti è quella della bresaola con la grana (o anche Parmigiano Reggiano, ndr) e qui vi spieghiamo il perché.
Considerata molto utile dal punto di vista nutrizionale per gli sportivi, la bresaola è ricca di vitamina E, potente antiossidante, ma anche vitamina B12 indispensabile per la produzione di globuli rossi e per la formazione del midollo osseo.
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È poi ricca di minerali quali fosforo e potassio oltre che essere ricca di proteine e povera di grassi. Va da sé che anche solo considerando quanto appena detto, la bresaola è un alimento che può e deve essere introdotto all’interna di una dieta bilanciata. Tuttavia le mancano comunque proprietà nutritive importanti per cui è bene anche associarla ad altri alimenti che vadano a compensare le sue mancanze.
Perché mangiare bresaola e grana
Tra gli abbinamenti migliori che si possano fare con la bresaola per riuscire a creare un piatto non solo ricco di sapori ma soprattutto di nutrimenti c’è la grana o anche il Parmigiano Reggiano DOP.
A promuovere il piatto sono per primi i nutrizionisti che fanno notare come, per quanto nutriente sia la bresaola, ha comunque alcune carenze che in qualche modo devono essere compensate. Mancano, infatti, vitamina D e vitamina A che possiamo invece trovare nella grana. Tra l’altro bastano appena 50 grammi di questo formaggio per riuscire ad avere il 50% del fabbisogno giornaliero di calcio.
Controindicazioni
La bresaola è comunque carne processata, quindi attenzione alla presenza di sodio, quindi chi soffre di ipertensione dovrebbe limitarne il consumo, soprattutto se accompagnato proprio dalla grana e parmigiano anche questi ricchi di sodio. Ad evitarla dovrebbero essere soprattutto le donne in gravidanza. Attenzione alla presenza di nitriti usati come conservanti ed indicati dall’etichetta E249 o E250.
