Cambiano le abitudini degli italiani a colazione. É boom di latte e yogurt vegetali, a guidare il cambiamento sono i giovani.
C’erano una volta latte e cereali o yogurt e frutta. La colazione degli italiani, ma anche lo spuntino, consisteva più o meno in questo. Anzi a dirla tutta il latte, quello di vaccino, di pecora meglio ancora, era obbligatorio fino all’adolescenza.
Poi è arrivata le generazioni Y e Z e le abitudini sono cambiate. Non solo per loro, anzi sono loro i giovanissimi a guidare il cambio di rotta nelle abitudini alimentari degli italiani in fatto di colazione.
É boom di latte e yogurt alternativi, a base vegetali; di mandorle, cocco, il classico alla soia il capostipite dei “latti” vegetali, ma anche avena, nocciole persino piselli.
Secondo Euromonitor International la produzione mondiale dei sostituti del latte è quella che maggiormente cresce nel settore lattiero-caseari, con un valore globale di 10 miliardi di dollari e un aumento del 16% solo nel biennio 2020-21.
Sono “instagrammabili“, più sani e rispettano maggiormente l’ambiente, quella che era nata con la moda delle poke (piatto ricco di ingredienti tipico della cucina hawaiana, ndr) ha preso piede anche e soprattutto nella colazione. Parliamo delle bowl, le ciotole di yogurt o latte ricche di frutta, cereali e frutta secca.
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Le abitudini degli italiani a colazione stanno cambiando, il fenomeno delle “heathy breakfast“, tanto che la produzione di latti non a base di soia ma di altri vegetali è aumentata del 172% negli ultimi 5 anni.
“I consumatori hanno sempre dato molta importanza alla salute e al benessere nel settore lattiero-caseario, ma la pandemia ha intensificato la sua attenzione“, spiegano in parte così il fenomeno gli analisti di Euromonitor.
L’economia di settore non sta di certo a guardare e i supermercati si riempiono sempre di più di offerta varia.
Tanto che a cambiare è anche lo yogurt; dal kefyr di latte fermentato a quello super proteico skyr, ma anche yogurt greco o di soia.
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Le parole d’ordine sono quindi sono versatilità, cibi sani e proteici e perché no anche belli da vedere, perché l’occhio vuole sempre la sua parte.