Secondo un recente studio dell’università svedese di Gothenburg, pubblicato sulla rivista ‘Scandinavian Journal of Primary Health Care’, bere una o due birre a settimana riduce il rischio di infarto del 30% nelle donne. La notizia potrebbe fare felici molte persone, ma va sottolineato che la ricerca si riferisce ad un uso assai moderato della bevanda alcolica, dal momento che, secondo la medesima ricerca svolta su un campione di circa 1500 donne, un consumo smodato può provocare un maggior rischio di ammalarsi di tumore.
L’obiettivo degli studiosi era quello di capire in che modo fossero collegate le diverse quantità di alcol consumate su una serie di patologie come l’infarto, l’ictus, il diabete e il cancro. Secondo i risultati che beve assiduamente rischia quasi il 50% in più di morire per cancro rispetto ai bevitori meno assidui.
Ma la vera novità è che le donne che bevono birra in maniera contenuta sembrano maggiormente protette dal rischio di attacchi cardiaci rispetto alle bevitrici “forti” o a chi non consuma neanche una birra a settimana.
Del resto alcune proprietà benefiche della birra erano risapute già da tempo. Ad esempio la bevanda in questione, secondo alcune ricerche, potrebbe aiutare a prevenire l’Alzheimer grazie al contenuto di silicio, capace di rallentare l’accumulo del metallo nel corpo e nel tessuto cerebrale. L’uso benefico è comunque sempre associato ad uno uso limitato, dato che bere due o tre birre al giorno può causare perdita di memoria.
Inoltre la birra può aiutare a migliorare i livelli di colesterolo buono e migliora la flessibilità delle arterie, contiene fosforo, iodio, magnesio, potassio e calcio, elementi utili per la salute delle ossa. E ancora: la birra ha un basso contenuto di zuccheri e un consumo moderato può aiutare a prevenire il diabete. E’ anche una preziosa fonte di fibre: due bicchieri forniscono il 30% del fabbisogno giornaliero e potrebbe essere utile per allontanare la fame.
Infine la birra può conferire luminosità e volume ai capelli, fortificandoli in maniera decisiva: ma prima di fare un impacco è necessario far bollire la birra per privarla dell’alcol e poi mescolarla con l’olio di cocco.
