Bevande zuccherate: il rischio demenza è triplicato

Se pensate che le bibite “diet” siano salutari per il nostro organismo vi state sbagliando di grosso. Secondo uno studio condotto all’università di Boston, queste bibite causano invecchiamento precoce del cervello. Nel caso di bevande zuccherate i danni si traducono in un rischio triplo di demenza e ictus.

Le persone sottoposte allo studio scientifico consumavano più di due bibite zuccherate al giorno. In base alla risonanza magnetica e ai test cognitivi sono stati rinvenuti problemi di invecchiamento del cervello con elevato rischio di Alzheimer. I test hanno inoltre rilevato un minor volume cerebrale anche in chi consumava una bibita “diet” al giorno.

Inoltre gli studiosi hanno focalizzato l’attenzione su pazienti che avevano avuto un ictus o una diagnosi di semenza. Analizzando il loro consumo di bibite zuccherate è stato constatato che rispetto a chi non assumeva bevande dietetiche, il rischio per chi invece ne consumava una o più al giorno è risultato tre volte maggiore sia per demenza che per ictus.

Questo non significa che le bevande zuccherate sono dirette responsabili di ictus e problemi di demenza. Ma esiste di certo un rapporto di causa-effetto. “Ci sono diverse teorie sul possibile legame tra bibite diet e demenza, ma servono più ricerche”, fanno sapere i ricercatori.

Del resto è risaputo che troppo zucchero danneggia la memoria. Consumare quantità di zuccheri elevati in breve tempo può provocare ‘guasti’ permanenti alla nostra memoria di varia natura. Al pari del sale fa aumentare la pressione arteriosa, triplica il rischio di malattie cardiache e modifica il metabolismo.

Infine bisogna ricordare che lo zucchero crea dipendenza, più ne si mangia, più ne si vorrebbe, tanto che per molti può diventare addirittura una droga. La soluzione più semplice è di bere acqua naturale ed evitare troppe bibite di origine industriale. Un cucchiaino di zucchero al giorno addolcisce la vita, ma esagerare può causare seri problemi di salute.

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