Bere caffè fa male? L’ultimo studio chiarisce ogni dubbio

Bere caffè porta con sé innumerevoli benefici eppure è stato scoperto che c’è una categoria di persone che dovrebbe limitarne l’assunzione

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Una tazza di caffè (foto da Pinterest @melarossa.it) (1)

Specialmente in Italia è quasi impensabile riuscire ad iniziare la giornata senza una buona tazza di caffè. Sentirne il profumo appena svegli è per molti un dolce ponte che ci permette di lasciare il cuscino e ci accompagna verso gli impegni quotidiani.

L’assunzione della gustosissima bevanda porta, se fatta con le giuste quantità, riesce a portare innumerevoli benefici all’organismo.

Recenti studi hanno dimostrato che berne 3-5 tazze al giorno stimola il metabolismo e riduce notevolmente la possibilità di contrarre l’Alzheimer e il morbo di Parkinson. La presenza inoltre degli antiossidanti al suo interno conferiscono alla bevanda preferita dagli italiani la capacità di ridurre la probabilità di essere colpiti dal cancro alla pelle.

Gli studi della Harvard School of Public Health hanno poi dimostrato che bere caffè addirittura diminuisce dell’11% la possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2.

Chi dovrebbe evitare di bere caffè

Assumere delle buone tazze di caffè nella giusta quantità consente quindi di poter godere di tantissimi benefici. Uno da non sottovalutare è anche quello che riguarda l’umore.

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Tazza di caffè (foto da Pinterest @it.freepik.com)

Le ricerche condotte dalla nota scuola di Harvad hanno messo in evidenza che, grazie antiossidanti e alle vitamine B1, B2, B3, B5 contenute nel caffè, chi ne fa un uso quotidiano riceve effetti considerevoli sul buonumore. È stato dimostrato infatti che in certi casa la probabilità che tali persone decidano di suicidarsi si abbassa addirittura del 50%.

Fra i tanti aspetti positivi legati all’assunzione del caffè ci sono però anche inevitabilmente alcuni negativi legati innanzitutto alle quantità ingerite. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che un adulto senza particolari patologie debba attenersi alle 4 tazzine al giorno.

Esiste però una categoria di persone a cui il caffè potrebbe fare decisamente male e che dovrebbe astenersi dal berlo. Uno studio ha dimostrato che persone in sovrappeso, con obesità e sindrome metabolica assumendone più di due tazze e una di tè al giorno vanno incontro al rischio di deterioramento maggiore della filtrazione glomerulare.

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Una moka (foto da Pinterest @tuttigiornicatering)

In questo caso il pericolo è quello di contrarre patologie legate alle funzioni renali. Per loro, oltre all’astenersi dal caffè, una soluzione potrebbe essere quella di bere decaffeinato.

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