L’abitudine di bere dalle bottiglie di plastica può rivelarsi più pericolosa di quanto si pensi, sono infatti diversi i danni per la salute a cui si può andare incontro
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Sono ormai diversi anni che nell’elenco dei nemici dell’ambiente e della salute, non solo umana, un posto d’onore è tristemente occupato dalla plastica.
Le tonnellate prodotte soprattutto per la conservazione degli alimenti e il loro smaltimento preoccupano sempre di più gli esperti in tutto il mondo.
Come se l’impatto per l’ambiente non bastasse già da solo ad spingerci verso un definitivo addio alla plastica a peggiorare le cose sono anche i possibili effetti sull’organismo.
Una consapevolezza che sempre di più porta le persone a scegliere di utilizzare altri tipi di materiali specialmente in alternativa alle ormai classiche bottiglie d’acqua.
Per anni infatti ci siamo abituati a riutilizzare le confezioni di plastica per poter portare con noi una scorta d’acqua e avere sollievo dalla calura estiva.
Purtroppo però si ignorava il fatto che una bottiglia può essere usata soltanto un numero limitato di volte pena il rilascio di sostanze potenzialmente cancerose.
Perché è pericoloso bere dalle bottiglie di plastica
Una larga fetta di esperti nel mondo è convinta che utilizzare bottiglie di plastica può avere conseguenze pericolose sulla salute del nostro organismo.
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A supportare tali affermazioni è soprattutto la presenza in questo materiale dell’antimonio, una sostanza tossica che la plastica rilascia se esposta a temperature che superano i 25 gradi.
Una minaccia che diventa chiaramente ancora più consistente proprio nel periodo estivo durante il quale tendiamo a portare con noi le bottiglie di plastica.
Un elemento l’antimonio che, a quanto pare, aumenterebbe la velocità con cui i tumori si formano nell’organismo con danni irreversibili e facili da immaginare.
Il fatto che tale sostanza venga rilasciata solo in presenza di temperature decisamente alte purtroppo non può essere una rassicurazione.
Basti infatti pensare a quante volte i NAS hanno provveduto al sequestro di bottiglie di plastica contenenti acqua perché non trasportate o conservate secondo le indicazioni normative.
È bene però tenere anche conto di un’altra fetta di esperti convinta che la presenza in percentuale di antimonio nelle bottiglie di plastica è fin troppo bassa per creare una preoccupazione.
Una soluzione a questo enorme problema ovviamente esiste e per fortuna sta prendendo sempre più piede. Consiste in sostanza nel sostituire la plastica con altri materiali.
Alle bottigliette comunemente in commercio sempre più persone stanno preferendo quelle in acciaio o vetro soprattutto quando si ha bisogno di portarle con sé.
Per quanto riguarda l’acciaio si parla di bottiglie che sono innanzitutto leggere e riutilizzabili per un’infinità di volte. Da considerare che tale pregio fa inoltre ammortizzare di molto i costi di spesa.
Per avere la sicurezza di bere dell’acqua nel modo più sicuro in assoluto meglio sarebbe munirsi di bottiglie di vetro che meglio ne conservano la purezza.
In questo caso però l’aspetto negativo riguarda il peso che aumentando potrebbe rendere poco pratico portare con sé tali bottiglie.