Benefici e controindicazioni del riso integrale

Il riso integrale è la varietà meno lavorata e subisce solo un primo processo al fine di renderlo commestibile. Il riso integrale mantiene inalterate le sue proprietà nutritive, vitamine (A, B, E, J, K) e sali minerali, conservati in quegli strati che vengono eliminati nella lavorazione del riso più raffinato.

Rispetto al riso bianco quello integrale ha le stesse calorie, ma contiene più fibre. Di conseguenza non solo fa più bene all’intestino, ma è capace di abbassare il livello di grasse nel sangue. Il riso integrale è un alimento disintossicante e lievemente lassativo. Inoltre, essendo privo di glutine, può essere consumato senza alcun problema dalle persone celiache.

È un cibo altamente digeribile, consigliato a chi ha problemi di sonnolenza dopo i pasti. E’ utile per chi soffre di stipsi (a patto che sia abbinato a una certa quantità di acqua, altrimenti l’eccesso di fibre potrebbe causare un tappo) e di diabete, in quanto ha un basso indice glicemico e aiuta a regolare i livelli di zucchero nel sangue.

Il riso integrale è consigliato anche a chi è a dieta. L’energia accumulata viene rilasciata lentamente durante il corso della giornata ed offre un senso di sazietà maggiore rispetto a quello degli altri cereali. Ricco di antiossidanti, ha buone capacità di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo LDL e di prevenire alcune forme tumorali, tra cui quello al colon.

In più facilita la prevenzione delle malattie cardiovascolari grazie al contenuto di manganese, selenio e vitamina B3. Ottimo anche per prevenire insonnia e stati d’ansia.

Ma il riso integrale ha anche delle piccole controindicazioni. Sconsigliato a chi soffre di colon irritabile o infiammazioni del tratto intestinale. Dal punto di vista culinario è più facilmente deperibile e non è ideale per la preparazione di risotti, in quanto rilascia meno amido e richiede tempi di cottura maggiori (anche 60 minuti).

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