È forse la pianta aromatica preferita di noi italiani, ma sapete come si prelevano le foglie di basilico? Vediamo l’errore da non fare per evitare di rovinarla.
“Come il basilico al sole, sopra un balcone italiano“, diceva una famosa canzone sanremese di qualche anno fa. Il contesto era diverso ovviamente, ma serviva a darci il là per parlare della pianta aromatica più amata da noi italiani che, nonostante si tratti di una pianta estremamente delicata che nel 99% dei casi muore o perché le si dà troppa acqua o perché se ne dà troppo poca o ancora per il troppo sole o per la troppa ombra, eppure noi persistenti la ricompriamo sempre sperando ogni volta che sia quella buona e che duri almeno tutta l’estate.
Ovviamente parliamo del basilico, una Lamiaceae a cui a quanto pare non sappiamo rinunciare e a ben vedere si direbbe, non solo perché con le sue foglie si possono arricchire di sapore i nostri piatti o preparare salse deliziose come il pesto, ma anche perché si tratta di una pianta officinale con proprietà diuretiche e antinfiammatorie.
Prendersene cura non è poi così difficile, ma dobbiamo anche imparare a staccare le foglie in maniera adeguata o il rischio è appunto di rovinarla. Vediamo, quindi, qual è l’errore da non commettere mai.
Staccare semplicemente le foglie dalla pianta è un errore che non fa bene all’intero cespuglio. Intanto è meglio recidere con le forbici l’intero rametto di supporto, in questo modo si permetterà alla pianta di far ricrescere meglio e più velocemente la parte che è stata eliminata.
Attenzione poi, a non eliminare foglie e rametti dalla parte più bassa della pianta è sempre meglio scegliere quelle che si trovano in superficie.
Altro trucco delle nonne è quello di prestare attenzione a quei rametti che presentano i fiorellini della pianta, questi andrebbero evitati o almeno eliminati prima. Pare infatti, che proprio questi abbiano il brutto vizio di assorbire il sapore e le proprietà delle foglioline.
Infine, se volete mantenere intatto il sapore delle foglie quando preparate il pesto è meglio usare il mortaio che lame ferrose come quelle del frullatore. È vero ci vorrà più tempo, tuttavia l’ossidazione delle lame che poi trasferisce al basilico stesso ne altera il sapore.