L’arsenico nel riso è un fattore che preoccupa molto i massimi esperti di settore. Esistono però alcuni metodi per eliminarlo. Andiamo a scoprire insieme di cosa si trattano.
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Il riso è un alimento super usato nell’arco settimanale da moltissime persone in Italia. Si tratta di un cereale che fonda le sue origine nell’estrema antichità, probabilmente nella zona della Cina.
Le varietà che ne esistono sono infinite: basmati, Venere, Arbori, Carnaroli giusto per citarne alcuni. I benefici che esso fornisce all’organismo sono diverse.
Innanzitutto è privo di glutine e dunque commestibile anche per i celiaci. Inoltre risulta molto digeribile, utile per chi soffre di diabete o colesterolo alto, è un potente antiossidante e contendo molte fibre favorisce il dimagrimento grazie al suo potente effetto saziante.
Si tratta dunque dei cibi più salutari in assoluto ma cela dietro sé un enorme interrogativo. Infatti il riso contiene l’arsenico ovvero una sostanza considerevolmente nociva per il nostro organismo.
Andiamo dunque a scoprire insieme alcuni metodi su come eliminarlo prima di realizzare il nostro piatto a base di questo cereale.
Arsenico e riso, i metodi per eliminarlo
L’arsenico è una sostanza tossica che possiamo trovare in natura, nell’acqua e nel suolo. Gli stiamo a stretto contatto giornalmente mentre beviamo o quando ingeriamo ad esempio i latticini, pregni di tale fattore.
Molte persone infatti prima di cuocere il riso, dato questa presenza, sciacquano abbondantemente il cereale sotto l’acqua corrente. Essendo comunque una pratica salutare, ciò non basta per eliminare l’arsenico.
Necessitando di molta acqua per crescere è uno dei più esposti alla contaminazione da arsenico come hanno ormai dimostrato diversi studi condotti negli ultimi anni.
Andiamo dunque a vedere come eliminare questa pericolosa relazione tra arsenico e riso.
Ammollarlo in acqua
La prima azione che è possibile fare per evitare tale inconveniente è ammollare il riso in acqua. Bisognerà infatti immergerlo in un contenitore colmo d’acqua e lasciarlo così per l’intera notte.
Attraverso quest’operazione avremo già eliminato l‘80% di arsenico presente all’interno del cereale.
Si tratta di una tecnica abbastanza lunga e preveggente ma per la salute del nostro organismo, dovremo attuare questo e molto altro più.
Cottura con acqua
Quando cuociamo il riso, come quando realizziamo qualsiasi primo, siamo intenti a far scaldare l’acqua in pentola prima di riversarci il nostro alimento.
Quando mettiamo il riso in cottura, ricordiamoci di aggiungere cinque o sei parti di acqua per ogni parte di cereale: in questo modo eviteremo che il riso, durante la cottura, assorba tutta l’acqua presente nella pentola.
Secondo gli esperti, con questo semplice accorgimento possiamo eliminare fino al 57% di arsenico. Ecco a voi dunque i due metodi principali per rimuovere questa sostanza tossica e nociva dal nostro cereale.