Il mercato del food, complice la pandemia e i cambiamenti climatici, sta cambiando. La direzione è quella del plant based e prodotti vegetali. Una start up israeliana ha creato il primo salmone 100% vegetale.
Il mercato del food cambia. Complici i cambiamenti climatici, la pandemia mondiale e le nuove abitudini alimentari delle persone, le aziende si stanno adattando alle nuove richieste ed esigenze del mercato.
Stiamo assistendo ad una nuova coscienza mondiale, sia da parte dei singoli individui sia come mission vera e propria di nuove e vecchie aziende, che spingono e si orientano verso le alternative alla carne, pesce e uova. Si limita il consumo di questi e nel frattempo si cercano e si chiedono ai produttori alternative plant based e vegetali.
È sulla base di questa nuova prospettiva che una start up israeliana ha lavorato e deciso di lanciare sul mercato il primo salmone stampato in 3D e, quindi, 100% vegetale.
Salmone vegetale, nutriente e gustoso come quello vero
La start up promette che il prototipo di salmone da loro proposto è gustoso e nutriente come il pesce originale.
“Noi amiamo i nostri pesci nel posto a cui appartengono: nell’Oceano”, esordisce così sul proprio sito la start up Plantish nel presentare il loro primo prodotto: un salmone 100% vegetale e stampato in 3D.
Era di pochi mesi fa l’annuncio di un’azienda Svizzera che aveva deciso di lanciare sul mercato le uova sode plant based e ora arriva l’annuncio del salmone vegetale. Un filetto completamente strutturato e disossato che vanta lo stesso valore nutritivo del pesce, quindi con la presenza di Omega3, vitamine del gruppo B e con il vantaggio, spiegano quelli di Plantish, di non avere alte concentrazioni di mercurio o altre tossine.
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Si tratta di un prototipo che imita, quindi, l’aspetto dei più comuni filetti di salmone ma, promettono dall’azienda, anche gusto e consistenza sono quelli del pesce. Il prodotto è stato presentato da poco e Plantish sta sviluppando ancora una tecnologia di produzione che permetta su grande scala di presentare pesce a base vegetale, tenendo i costi bassi.
Una mission per l’azienda che si propone come alternativa per impedire, tra l’altro, lo spopolamento degli Oceani e partire dal salmone non è un caso, visto che l’allevamento intensivo sta diventando realmente insostenibile.
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Dall’azienda assicurano che il filetto stampato può essere cucinato nello stesso modo in cui si prepara quello classico. Curiosi di provarlo? Il lancio vero e proprio è previsto per il 2024, ma la start up ha annunciato che il salmone sarà venduto in modalità locale già dalla fine dell’anno.