Potresti trovare derivati di insetti anche nell’aperitivo. È importante leggere attentamente le etichette: ecco cosa puoi scoprire.
In queste ultime settimane si parla molto della presenza di insetti e derivati in cibo e bevande. A seguito della decisione del’Unione Europea, presa i primi giorni di gennaio, con l’approvazione del consumo di Acheta domesticus, chiamato comunemente grillo, ridotto in polvere all’interno della farina è scoppiata la polemica.
L’ argomento di introdurre negli alimenti i derivati di insetti è molto dibattuto. C’è chi non ha difficoltà a sperimentare il cosiddetto “novel food” e chi invece vorrebbe non mangiarli mai.
Quello che molti ignorano è già da anni, anche nel nostro Paese in alcuni cibi e bevande di uso comune si trovano estratti e derivati di questi animaletti e che inconsapevolmente li abbiamo già consumati un pò tutti.
Come afferma da anni GreenMe.it, c’è un elemento che ci ritroviamo in molti alimenti e bisogna conoscere di che si tratta, in particolare se si vuole evitarlo.
Si tratta dell’estratto di cocciniglia, una sostanza che deriva da un processo di essiccazione al sole di questo insetto e che poi viene abitualmente utilizzato come colorante in molti prodotti.
LEGGI ANCHE: Gabriele Bonci non ne parla mai | Il dettaglio che nessuno conosce
Il più comune e diffuso è all’interno dei bitter che si usano per realizzare i cocktail da aperitivo. La tipica colorazione rossa spesso è data proprio da questo elemento.
Ma può essere presente anche nel liquore Alchermes così come in caramelle, tutte caratterizzate dal colore rosso acceso.
Anche nei prodotti di colore arancione, come in diversi succhi di frutta può trovarsi questo estratto. Ma sono soprattutto le bevande per aperitivo che lo contengono in misura maggiore.
LEGGI ANCHE: Muffin pere e gorgonzola | Morbidissimi e super profumati, come in un ristorante stellato!
La dicitura riportata nelle confezione che ne attesta la presenza è E120. C’è da dire che questa sostanza in molti casi è stata sostituita da coloranti di origine sintetica o naturale.
Ad indicare che la colorazione è avvenuta con sostanze sintetiche sono le sigle E122 ed E124. Insieme al colorante indicato con E110 non si tratta però di sostanze del tutto innocue e benefiche per la salute.
LEGGI ANCHE: Masterchef Italia, cosa fanno i giudici lontano dai fornelli. La curiosa abitudine
Ad affermarlo è la stessa dicitura che su alcune confezioni, in riferimento ai coloranti E122 ed E110 sottolinea che “Possono influire negativamente sull’attività e l’attenzione dei bambini“.
Meglio accertarsi quindi che i coloranti usati siano di origine naturale. In questo caso viene riportata l’origine degli ingredienti usati, come il concentrato di ribes nero, di carota o di patata rossa o cartamo.
PER NON PERDERTI NESSUN AGGIORNAMENTO SEGUICI SUL NOSTRO INSTAGRAM
Prima di acquistarli quindi è bene controllare quanto riportato nelle etichette così da poter scegliere consapevolmente cosa si preferisce bere.