Allergie ai pollini, tutto quello che c’è da sapere: anche l’alimentazione è importante, cosa mangiare e cosa no.
Finalmente è terminato il lunghissimo inverno ed è arrivata la primavera: le giornate sono più lunghe (complice anche l’arrivo dell’ora legale), il clima è piacevole e cominciano ad uscire nuovi frutti (come le fragole).
Il problema per molti italiani è però legato all’allergia: in questo particolare momento dell’anno molte persone hanno problemi come tosse, starnuti, occhi che lacrimano e mal di testa.
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L’allergia ai pollini è una condizione che colpisce fino al 20% della popolazione: si manifesta con diversi sintomi tra cui riduzione del seno del gusto e dell’olfatto, stanchezza generale, congestione nasale e debolezza.Secondo alcuni importanti studi, il polline è una sostanza che si trova nell’aria sotto forma di polvere sottile e che contiene delle proteine che scatenano una risposta immunitaria da parte dell’organismo.
Chi soffre di questa condizione, deve sapere che bisogna curare anche l’alimentazione. Occorre conoscere quindi la lista dei cibi da mangiare e quelli che vanno evitati.
Allergie ai pollini: cosa mangiare e cosa no
Quasi tutti gli aspetti della nostra vita sono regolamentati dall’alimentazione: anche una cosa così complessa come l’allergia primaverile può subire l’influenza di tutto ciò che mangiamo.
Per chi soffre di allergia, via libera a brodi e tisane che possono donare un senso di sollievo prolungato. Non rinunciate al pesce: i benefici apportati sono sempre notevoli e riduce inoltre i sintomi.Anche se non è periodo, in commercio è possibile trovare l’uva nera che è sempre ricca di antiossidanti e che svolge una potente azione antinfiammatoria. Da non sottovalutare, infine, le proprietà delle mele e dei limoni (ricchi di vitamina E) che potenziano il sistema immunitario.
Da evitare assolutamente l’alcol, soprattutto se state prendendo medicinali antistaminici. Evitate anche i latticini, che possono creare una produzione eccessiva di muco.Evitate anche i cibi piccanti: il peperoncino, ad esempio, è ricco di capsaicina, un principio attivo che scatena starnuti, arrossamento degli occhi e tosse.