Allarme salute: ogni anno mangiamo 250 grammi di plastica

bottiglie in plastica

Pezzi microscopici di plastica sono stati scoperti nelle località più remote, dalle profondità dell’oceano al ghiaccio artico. Ma queste microplastiche entrano anche nei nostri corpi, dall’acqua racchiusa in plastica che beviamo e dai pesci che mangiamo.

Reuters ha illustrato il nostro consumo di plastica per vari periodi di tempo, sulla base dei risultati di un rapporto del WWF all’inizio di quest’anno. Lo studio ha combinato i dati di oltre 50 studi sull’ingestione di microplastiche – definiti come particelle di plastica di dimensioni inferiori a cinque millimetri. Le immagini sono un’illustrazione scioccante di quanta plastica stiamo mangiando senza nemmeno saperlo – e il tasso di ingestione potrebbe peggiorare senza l’azione del governo.

Ogni settimana consumiamo quasi 2.000 piccoli pezzi di plastica. Ciò equivale a 5 grammi, lo stesso di una carta di credito e circa lo stesso peso di un tappo di bottiglia di plastica. Secondo lo studio del WWF, una persona media consuma potenzialmente 1.769 particelle di plastica a settimana dalla sola acqua.

In un mese consumiamo 21 grammi di plastica, circa lo stesso peso di cinque dadi da casinò e abbastanza plastica tagliuzzata per riempire una ciotola di riso a metà. Anche se questo potrebbe non sembrare molto, questa plastica si sta sommando nel tempo e la scienza deve ancora stabilire l’effetto dell’ingestione di plastica micro e nanometrica sulla salute umana. “Tutto ciò che sappiamo è che lo stiamo ingerendo e che ha il potenziale per causare tossicità”, ha dichiarato Thava Palanisami dell’Università australiana di Newcastle, che ha lavorato allo studio del WWF.

In sei mesi consumiamo 125 grammi di scaglie di plastica, equivalenti a un’intera ciotola piena dei tuoi cereali preferiti. La produzione di plastica è aumentata negli ultimi 50 anni, portando all’ampio uso di prodotti usa e getta economici che hanno un effetto devastante sull’ambiente, ingombrando le spiagge e soffocando la fauna marina. La plastica non si biodegrada, ma si scompone in pezzi più piccoli e alla fine finisce ovunque, anche nella catena alimentare.

Nel giro di un anno la nostra assunzione di plastica raggiunge un totale di 250 grammi. Parte di questa assunzione proviene anche da microplastiche disperse nell’aria che respiriamo, specialmente in contesti urbani. Questi possono trasportare inquinanti dall’ambiente circostante, comprese le molecole presenti nel carbone e nel catrame.

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