L’alimentazione ormai è diventata una vera e propria incognita, ormai sono tantissime le cose da evitare, anche quelle che in teoria fanno bene alla salute.
A causa dell’aumentare dell’inquinamento e della radioattività dei nostri mari, il pesce è diventato un vero e proprio pericolo per la nostra salute.
Quando andiamo al supermercato troviamo pesci pescati da tutto il mondo ma con etichette che fanno pensare siano stati pescati la mattina presto, altri vengono allevati in acqua sporche e cariche di sostanze chimiche.
Le contaminazioni di mercurio nel pesce sono un grande problema per la salute pubblica.
Ma nel dettaglio quali sono i pesci da evitare o limitare nella nostra alimentazione?
1. Pesce spada: il pesce spada ha la più alta concentrazione di mercurio. Naturalmente non tutto il pesce spada fa male, basterebbe comprare quello che proviene da mari in cui non sono presenti determinati batteri, il problema è che la temperatura del mare aumenta sempre più ed è difficile reperire pesce sano.
2. Tonno: il tonno pinne blu è il più pericoloso di tutti, proprio a causa dell’altissima concentrazione di mercurio. Inoltre cercate di preferire il tonno in scatola rispetto al tonno a tranci, poiché quest’ultimo contiene anch’esso mercurio.
3. Salmone: nonostante il salmone abbia una bassa concentrazione di mercurio, è giusto evitare il consumo di quello pescato nel Pacifico a causa degli alti livelli di isotopi radioattivi.
4. Sogliola e platessa: La sogliola e la platessa, da sempre considerati pesci sicuri, hanno un’elevata contaminazione da batteri che portano danni alla salute umana.
5. Sgombro: anche lo sgombro è un pesce con un’alta concentrazione di mercurio, leggermente più bassa rispetto al pesce spada, ma sempre fuori dalla norma.
Purtroppo dobbiamo evitare il consumo di questi pesci o almeno limitarlo e questo, come sempre, per colpa nostra.