Mai nessuna stella Michelin per Alessandro Borghese, che in un’intervista ha chiarito come stanno davvero le cose.
Dieci anni di 4 Ristoranti, con gli ascolti che hanno anche sfiorato il mezzo milione di telespettatori alla prima messa in onda, ma a quel dato vanno aggiunti streaming e repliche, che non sono assolutamente pochi. Eppure, pur essendo un personaggio televisivo molto amato nel mondo dei cooking show, Alessandro Borghese si distingue nel panorama gastronomico italiano come un vero e proprio outsider.
Nato nel 1976, lo chef si è costruito una carriera fuori dagli schemi tradizionali, guadagnandosi una posizione di rilievo senza percorrere la strada comune degli stage nelle grandi cucine internazionali. La sua formazione, infatti, è quella di un autodidatta, che ha saputo combinare passione, intraprendenza e un grande spirito imprenditoriale.
La sua carriera si è sviluppata in parallelo tra cucina e televisione, ma è la sua capacità di costruire un proprio stile che lo ha fatto emergere come una delle figure più conosciute e apprezzate del settore. Il percorso professionale di Borghese è caratterizzato da diverse esperienze significative. Dopo aver lavorato per tre anni su navi da crociera e aver accumulato esperienza anche all’estero, ha deciso di avviare la propria attività.
Nasce così una società di catering, pubblicità e consulenza, la AB Normal, e successivamente vengono aperti ristoranti a Venezia e Milano. Nonostante la sua notorietà, Alessandro Borghese non ha mai cercato di ostentare la sua fama, ma piuttosto si è concentrato sul lavoro che ha fatto crescere nel tempo. Con un lungo curriculum di programmi televisivi, è diventato un volto familiare per molti italiani.
Ma la sua visione non è mai stata quella di seguire la strada delle stelle Michelin. Seppur riconosca la guida come una delle massime autorità nel settore, afferma che la sua carriera non si basa sul desiderio di ottenere una stella. A oggi, infatti, non ha mai ricevuto una stella Michelin: “Se mi danno la targa sono contento, ma non è la mia ossessione”, ha spiegato in un’intervista al Gambero Rosso.
Ha perciò ribadito che il suo impegno è rivolto alla passione per la cucina e al miglioramento continuo delle sue attività. Alessandro Borghese non nasconde le difficoltà che ha incontrato nel farsi riconoscere dalla critica gastronomica. “Mi hanno sempre guardato un po’ strano”, afferma, facendo riferimento alla sua mancanza di formazione tradizionale.
Nonostante ciò, si è affermato con determinazione nel mondo della ristorazione, creando un proprio stile e approccio che ha trovato il favore del pubblico. In un settore in cui le opinioni sono spesso influenzate da tendenze e guide prestigiose, lo chef ha scelto di rimanere fedele a se stesso, facendo della tradizione gastronomica italiana il punto di forza della sua cucina.
Borghese è convinto che la semplicità e la qualità degli ingredienti siano la base di un’ottima cucina e che le nuove generazioni di cuochi dovrebbero valorizzare le ricette tradizionali piuttosto che cercare sempre l’originalità a tutti i costi.
Il programma televisivo 4 Ristoranti, ideato da Borghese, ha contribuito a portare alla luce la ristorazione locale, dando visibilità a piccoli ristoranti e locali di provincia che altrimenti sarebbero rimasti nell’ombra. Con questo format, lo chef ha avuto l’opportunità di visitare diverse realtà gastronomiche in tutta Italia, promuovendo un’idea di cucina che mette in primo piano la sostenibilità e il recupero delle tradizioni locali.
Nonostante le critiche che a volte accompagnano la sua figura, Borghese rimane fiducioso nel valore del proprio lavoro. “Se sei felice di quel che fai hai soddisfazione”, dice, sottolineando come i social e le critiche siano inevitabili, ma che non devono mai influire sulla sua serenità. In questo senso, Borghese si dimostra una figura capace di trasformare ogni esperienza, anche negativa, in un’opportunità di crescita.
Quando i cosiddetti “leoni da tastiera” si scagliano contro di lui, la sua risposta è semplice: un cuoricino sui social. Questo atteggiamento di indifferenza alle critiche fa parte di una filosofia che gli permette di restare concentrato sui suoi obiettivi e sulla sua passione per la cucina, pur rimanendo un personaggio pubblico esposto.