Chi si ricorda della Xylella? Il problema è tutt’altro che risolto tanto da far nascere molte iniziative: “Adotta un ulivo”. La Xylella è un parassita e come alcuni parassiti lascia il “corpo ospite” un momento prima della morte, scegliendo un altro albero, nel nostro caso.
Tutti gli interventi fino ad oggi attuati hanno dato benefici che non hanno risolto il problema; l’intervento più importante è la tanto criticata eradicazione: si sposta l’albero in una zona protetta.
Il contagio non avviene per via aerea, il che farebbe pensare ad un facilità di contenimento del contagio. Purtroppo l’impresa si è rivelata più difficile e onerosa. Il parassita si trasmette attraverso gli insetti che si nutrono della linfa dell’albero.
Succhiando la linfa di un albero malato, succhiano il parassita e quando provano a succhiare la linfa dall’albero sano, trasmettono la Xylella Fastidiosa.
Adottare un ulivo pugliese
Per affrontare le spesa di messa a dimora protetta, due giovani hanno pensato bene di far partecipare tutti, in ogni angolo del mondo, per evitare di dover rinunciare alla coltivazione affidando ogni albero al parassita.
Adopt Me Italy con il suo sito internet dà la possibilità di scegliere il tipo di ulivo da adottare. Per ogni ulivo è abbinata una azienda partner che ha diversi metodi di produzione: dal biologico al tradizionale, al residuo zero.
Dopo si sceglie la dimensione dell’ulivo da adottare. Successivamente si riceve il certificato di adozione e una quantià di olio evo. Man mano che l’ulivo cresce, si riceve l’aggiornamento fino alla maturazione del frutto. Sarà possibile fare una visita guidata dell’azienda che ospita il proprio albero e vederlo direttamente.
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Grazie a questo progetto sarà possibile piantumare ulivi che altrimenti saranno destinati all’abbandono.