Addio monetine da 1 e 2 centesimi: Conad arrotonda al multiplo di 5

La Zecca dello Stato ha smesso di coniare le monete da 1 e 2 centesimi. Il primo effetto è l’arrotondamento al multiplo di cinque più vicino, per eccesso o per difetto. Il primo supermercato a promuovere questa politica è Conad.

Il primo effetto dello stop alla produzione di monetine da 1 e da 2 centesimi è l’arrotondamento alle casse dei supermercati. Conad è il primo grande gruppo di distribuzione a ‘ufficializzare’ l’arrotondamento, ma a breve anche altri marchi seguiranno l’iniziativa, del resto inevitabile. Fin dal 2002, poco dopo l’entrata in vigore dell’Euro, Esselunga ha scelto di eliminarle completamente, arrotondando il totale al multiplo di cinque più vicino, ma sempre per difetto.

Da alcuni giorni sono comparsi i primi volantini in cui si annuncia l’arrotondamento dei prezzi per eccesso o difetto. Se ad esempio il conto risulterà di 7,88 Euro si salirà a 7,90. Se invece il conto risulterà di 7,82 Euro si pagherà 7,80 Euro. La novità riguarderà solo i pagamenti in contanti, a meno che il cliente non si presenti alle casse con l’importo esatto: in quel caso potrà pagare il conto senza arrotondamento, così come accadrà per chi utilizza carte e bancomat.

“Non è stata una scelta presa a cuor leggero, ma purtroppo gli istituti di credito non sono più in grado di fornire questo tipo di valuta nelle quantità necessarie”, ha dichiarato Conad all’Ansa, sottolineando che “i prezzi di vendita non sono stati toccati”. In Italia si stima circolino monetine in rame per un valore attorno ai sette miliardi, di cui alcune rare ed estremamente preziose. L’addio alle valute da uno e due centesimi porterà un risparmio per lo Stato di poco meno di due milioni di euro l’anno.

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