Fegato ingrossato, sintomi e consigli a tavola

Il fegato ingrossato consiste in un aumento anomalo delle dimensioni di questo organo e può indicare una malattia di diversa natura, come ad esempio la steatosi epatica, ovvero l’accumulo eccessivo di grasso nel fegato, che negli alcolisti può poi evolvere in epatite. Il fegato ingrossato può essere riconosciuto da un medico esperto attraverso il tatto o ricorrendo a specifici esami clinici come la risonanza magnetica o l’ecografia addominale o gli esami del sangue.

I sintomi non sempre sono evidenti da subito e spesso possono confondersi con malesseri generici come eruttazione, reflusso acido e perdita di appetito. Il dolore è un segnale già più evidente e che può essere causato dal fegato ingrossato: si presenta come un dolore all’addome superiore destro o alla zona lombare destra e solitamente aumenta quando ci si muove.

Il primo rimedio che si può apportare concerne l’alimentazione: prima di tutto è consigliabile bere molta acqua, evitare di bere alcolici (al massimo un bicchiere di vino a pranzo o a cena) e di fumare. Evitare di mangiare piatti troppo conditi ed elaborati, limitandosi a condire con olio extra vergine di oliva. Dimezzare drasticamente il consumo di carni rosse e insaccati privilegiando la carne bianca, meglio ancora pesce (tranne i molluschi) e legumi. Frutta e verdure sono i cibi che andrebbero prediletti, soprattutto mirtilli, mele, carciofi, broccoli, pomodori, bietola e cicoria. Evitare fritture, peperoni e melanzane, cibi grassi e bibite gassate o zuccherate.

Altri accorgimenti per la dieta giornaliera sono: cuocere bene la pasta e il riso e preferire il pane comune non conditi, prediligere latte e latticini nella versione scremata, portare avanti un esercizio fisico regolare, mangiare in maniera regolare seguendo una dieta sana e poter contare su una giusta quantità di sonno e di energia. Inoltre ci sono anche rimedi naturali per depurare il fegato, come il tè verde o altri infusi (senza zucchero).

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