Più breve è il sonno più breve è la tua vita. E’ la conclusione di uno studio condotto da Matthew Walker, direttore del Centro per la Scienza del sonno umano (Università della California). Nel suo libro “Why we sleep” (Perché dormiamo), lancia l’allarme contro coloro che dormono poco per abitudine o per scelta.
Dormire è quasi diventato sinonimo di pigrizia. Riposare 8 ore durante la notte è l’elisir di lunga, m a spesso il lavoro ci costringe a dormire meno. L’insonnia e un riposo non sufficiente stanno aumentando infatti il rischio di cancro, malattie cardiovascolari, diabete, obesità e Alzheimer. La soglia al di sotto del quale non si dovrebbe mai scendere sono le 7 ore, anche se 8 fanno sicuramente meglio. La vita moderna ci spinge a dormire sempre meno in modo tale da poter fare sempre più cose: lavorare, studiare, andare in palestra, svolgere mansioni casalinghe o semplicemente restare connessi a internet.
“La luce è un profondo degradatore del nostro sonno – spiega Walker -. In secondo luogo, c’è la questione del lavoro: non solo i confini tra quando si inizia e finisce, ma anche tempi più lunghi. Nessuno vuole abbandonare il tempo con la famiglia o con l’intrattenimento, in modo da darlo invece al sonn. E l’ansia gioca una parte. Siamo una società più assurda e depressiva. L’alcool e la caffeina sono più ampiamente disponibili. Tutti questi sono i nemici del sonno “.
La cura sarebbe dunque semplice, ma richiede un cambiamento drastico di stile di vita. “Se c’è una cosa che dico alla gente, è andare a letto e svegliarsi allo stesso tempo ogni giorno. Prendo il mio sonno incredibilmente seriamente perché ho visto le prove. Una volta che si conosce che dopo una sola notte di soli quattro o cinque ore di sonno, le cellule naturali killer – quelle che attaccano le cellule tumorali che appaiono nel tuo corpo ogni giorno – diminuiscono del 70%, o che una mancanza di sonno è legata al cancro dell’intestino, alla prostata e al seno, o addirittura che l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia classificato qualsiasi forma di lavoro a turni notturni come un possibile cancerogeno, come potresti fare altrimenti?”.
Per fare un solo esempio, gli adulti di età superiore ai 45 anni che dormono meno di sei ore a notte hanno 200% di probabilità in più di avere un infarto o ictus durante la loro vita, rispetto a quelli che dormono sette o otto ore a notte. Il sonno ha un potente effetto sul sistema immunitario e per questo, quando abbiamo l’influenza, il nostro primo istinto è quello di andare a letto: il nostro corpo sta cercando di dormire bene. Se sei stanco, hai più probabilità di prendere l’influenza. I ben riposati rispondono anche meglio al vaccino contro l’influenza.