Esistono diversi cibi in natura che se non maneggiati per bene o se assunti in grandi quantità possono portare alla morte all’istante. Alcuni li abbiamo anche in Italia…
Forse vi è capitato nella vostra vita di avere un’infiammazione gastrointestinale data da cibi scaduti o dall’abbuffata di troppi alimenti.
Può capitare magari dopo una cena a un ristorante o magari perché si esagera con alcuni alimenti. Tutto ciò non ha nulla a che vedere con questi cibi.
Esistono infatti in natura alcuni alimenti che possono portare alla morte se ingeriti. Questo perché o non vengono ripuliti bene dalle tossine presenti o perché possiedono proprietà nutrizionali non adatte per il nostro organismo.
Sono sparsi in tutti il mondo ed alcuni li troviamo anche in Italia. Uno nello specifico è proprio tipico di una regione del Belpaese.
Andiamo dunque a scoprire quali sono i 15 cibi più letali sulla faccia della Terra.
I 15 cibi più letali
Pesce, frutti, verdure, carni ed interiora. Gli alimenti in questione provengono dalle classi alimentari più disparate ma possiedono un’unica caratteristica collettiva: la mortalità.
In alcuni casi prima di essere consumati, vengono fatte firmare delle liberatorie in cui il commensale si assume tutte le responsabilità dell’atto.
Frutti più letali
Tra i frutti più letali troviamo sicuramente gli anacardi: siamo abituati a mangiarne e se cotti non hanno nessuna complicazione a livello di salute.
Qualora però non venissero cotti e dunque non venisse rimosso l’urushiol, olio mortale se assunto in grandi quantità, si potrebbe arrivare sino alla morte.
Un altro frutto di questa categorie è l’Averrhoa Carambola: la sua traduzione è stella di frutta ed è reperibile soprattutto in Malesia e Cina. L’avvelenamento dato da questo alimento non è così raro in quelle regioni.
Stesso discorso per il Blighia Sapida, frutto dell’albero dell’ackee, reperibile soprattutto in Giamaica. Esso può essere ingerito solo se molto maturo e ben cotto altrimenti risulta assai tossico per l’intestino.
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Pesci più letali
Le giapponesi Nemopilema nomurai prendono sicuramente parte a questa classifica. Si tratta di meduse giganti che possono essere ingerite solo a patto che venga rimossa minuziosamente la parte tossica. Sono proprie della cultura culinaria giapponese.
Rimaniamo ancora in Giappone dove il Fugu è un piatto famosissimo. Si tratta di una pietanza preparata con il pesce di palla ma che nel suo fegato possiede la tetradotossina, sostanza molto tossica per l’uomo.
Solo i cuochi con un permesso speciale possono prepararlo e solo dopo aver firmato una liberatoria in cui si prendono tutte le responsabilità del caso, si può ingerire.
Rimanendo più o meno nella stessa zona di mondo, la Corea è famosa per il suo Sannakji. È un piatto nel quale il polpo è ancora vivo e il problema per l’organismo si pone quando esso si attacca con i tentacoli alla gola causando problemi respiratori.
Facendo un viaggio velocissimo in Africa, troviamo il Fesikh. Si tratta di un pesce che è mangiabile solo attraverso una fermentazione meticolosa nel sale. Se questo non avviene nelle giuste maniere, può portare alla morte.
Infine, per quanto riguarda questa categoria, annotiamo l’Hakarl: è un piatto a base di pesce di squalo islandese che merita una preparazione speciale per rimuovere l’urea, sostanza velenosissima per il corpo.
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Cibi letali in Europa (e in Italia)
Primo su tutti, il sambuco, da cui si ricava una ricetta per il famoso liquore. Le bacche di questa pianta qualora non fossero sottoposte ad adeguata cottura possono portare a forti attacchi di diarrea e convulsioni.
In secondo luogo evidenziamo il rabarbaro. Le sue foglie sono molto tossiche per l’organismo umano se consumate in grandi quantità.
Nella classifica generale troviamo anche l’assenzio. Tutti conoscono la bevanda che si ricava da questo pianta ma al contrario non tutti sanno che l’abuso può determinare gravi allucinazioni che possono portare a conclusioni fatali, come il suicidio.
Infine troviamo l’italianissimo Casu Marzu. La sua traduzione è “formaggio marcio” ed è tipico della regione sarda. Viene prodotto attraverso la fermentazione di larve di mosca che appaiono ancora vive quando lo si ingerisce.
Tutto ciò può portare a gravissimi danni per l’intestino. Pochi infatti hanno veramente il coraggio di mangiarlo.
Altri cibi letali
Infine abbiamo le Pangium edule (Sud-Est asiatico), frutti dannosissimi per l’acido cianidrico, le Callista chione (Cina), molluschi che portano tifo, epatite e dissenteria e il cervello di scimmia (Asia) che può trasmettere la malattia di Creutzfeldt-Jakob, la cui prognosi è fatale.